“È esistito un tempo in cui le Donne e gli Uomini tessevano il ritmo della Vita in sintonia profonda con i Cicli della Natura e il volere della Dea. Raffinati e devote osservatrici e osservatori della Natura, amavano la forma circolare.
Il Ventre tondo, fertile e gravido delle Donne. I nidi degli uccelli, il disco della luna, i frutti della terra. Per guardarsi meglio negli occhi, si ritrovavano seduti in cerchio. I loro villaggi erano edificati in cerchio. Costruivano capanne a forma di cupola per pregare. Creavano con l’argilla altari e oggetti magici a forma di utero o di spirale. Ringraziavano la sfera del sole e officiavano rituali attraverso ciotole, coppe e calderoni rotondi. La Vita era in Cerchio…Il Cerchio della Vita.”
La natura del Tempo è spirali-forme. Nulla che esista nel mondo naturale è retto dal principio della linearità, che dimora solo nella mente contratta degli uomini. Tutto pulsa, tutto ruota, tutto nasce, cresce, si dissolve e si rigenera in un movimento lento, estatico, poetico e creativo. Senza inizio né fine.
Dal tuo Grembo di Donna al Grembo delle Galassie, tutto è ciclico. Allontanandoci da questa natura essenziale, ci siamo perse nell’incantesimo di Cronos, il Dio del Tempo che corre dietro ai suoi figli, divorandoli.
Il tempo lineare, il tempo che crea distintamente il passato, il presente e il futuro. Il tempo che ci ha incastrate nei binari della paura e ci ha abituate alla linearità, alla fretta, alle scadenze, alle rigide e spigolose forme mentali, a ritmi insostenibili per la vita. È possibile riconoscendo la sacralità e la totalità di questa forza ciclica che è la matrice della creazione, tornare a Kairos, il tempo circolare, il tempo sincronico, il tempo naturale, il tempo che non finisce, il tempo del rituale, il tempo del sacro, il tempo magico, il tempo giusto.